martedì, gennaio 22, 2008

hasta la vista comandante Bulow

oggi è morto il partigiano Arrigo Boldrini
comandante della 28/a Brigata Garibaldi 'Mario Gordini'



Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
Più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

lunedì, gennaio 14, 2008

IF


Se puoi non perdere la testa quando tutti attorno a te
L’ hanno perduta e te ne incolpano,
Se puoi ancora credere in te stesso, quando più nessuno crede in te,
E tuttavia ti chiedi se non abbiano ragione gli altri e torto tu.
Se puoi attendere con calma ciò che ti spetta
o se, perseguitato, non pagare
odio con odio, offesa con vendetta,
senza per questo abbandonarti al gusto di stimarti santo tra i santi, e tra i giusti il giusto.

Se puoi sognare, e tuttavia non perderti nelle reti del sogno,
Se puoi pensare senza tutto concedere al pensiero;
Se puoi fissare in volto trionfo e disonore,
E senza per questo spalancare il cuore a nessuno dei due.
Se senza batter ciglio puoi il tuo vero vedere fatto menzogna sulle labbra dell’insincero,
E di colpo crollare quanto hai caro per tosto ricomporlo con amaro coraggio. Se in un solo colpo puoi rischiare tutto quanto hai avuto dalla vita e perderlo, E poi ricominciare senza pentirti della tua partita;

Se potrai richiamare il tuo coraggio quando da un pezzo lo avrai dilapidato
E stare saldo quando sai che tu altro non puoi più fare,
Se non dirti “Su!”.

Se puoi toccare il fango senza insozzarti
E dar la mano ai re senza esaltarti.
Se amico o nemico male potrà mai farti.
Se tutti gli uomini avrai cari ugualmente, ma più degli altri nessuno.
Se nel balzo saprai d’un solo istante superare l’istante che non perdona,
Tua è allora la Terra, e tutto ciò che dona,
Allora sarai uomo, figlio mio.

lunedì, gennaio 07, 2008

desaparecida....


Cecilia Laura Minervini

fue ilegalmente detenida el día 10 de agosto de 1977 en la esquina de calles Pacheco y Olazábal de la ciudad de Buenos Aires, a las 21 hs, por un grupo de individuos que se trasladaban en una camioneta militar. Nunca recuperó su libertad.

Según surge del legajo de la CONADEP nro. 84, Daniel Eduardo Fernández, Juan Carlos Seoane y Miguel Antonio Vanrell, la vieron en el campo de detención "El Atlético". Cuando Vanrell fue detenido fue interrogado por el Turco Julián acerca de Cecilia Minervini y él negó conocerla. En un momento dado y durante esa tortura escuchó que ingresaban personas al quirófano e inmediatamente el Turco Julián preguntó "es éste?" y escuchó la voz de Cecilia que decía "sí". El Turco Julián le dijo entonces "ves boludo que se conocían"".

Vanrell la vio en tres oportunidades más y en una oportunidad conversó por escasos minutos con Cecilia quien se limitó a pedirle perdón por haberlo "metido en eso".

Según Juan Carlos Seoane, también detenido en El Atlético, en una de las idas al baño pudo escuchar hablar a Cecilia y luego la vio en forma directa. En una oportunidad pudo escuchar cómo Cecilia era torturada por los represores del lugar y que escuchó claramente los quejidos de Cecilia.

Se hicieron muchas indagaciones por su paradero, incluyendo un hábeas corpus rechazado.
Continúa desaparecida....

Si naciste entre 1973 y 1980 y tenés dudas sobre tu identidad, creés que sos hijo de desaparecidos o conocés a alguien que puede serlo, comunicate con ABUELAS DE PLAZA DE MAYO 0800-222-2285 o por mail dudas@abuelas.org.ar