lunedì, maggio 21, 2007

ritrovato!


l'avevo perso ma sotto la poltrona l'ho ritrovato....

bustina affrancata



Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d’albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles.
Era un momento importante della mia vita; dovevo prendere una decisione nei confronti dell’albergo. O pagavo o me ne andavo: così diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta.Era un bel problema, degno della massima attenzione.
Lo risolsi spegnendo la luce e andandomene a letto.
John Fante “Chiedi alla polvere” Marcos y Marcos, Milano, 1994


Finalmente estate! Di conseguenza vi scrivo una bella “bustina” leggera e vacanziera. Attendo con malcelata impazienza il riciclo su giornali e tv di tutti quei servizi che parlano di abbronzatura, di dieta mediterranea, di vacanze truffa e di prova costume per cui bisogna perdere 7 chili in 7 giorni. Quest’anno la fa da padrone il tema del clima impazzito e della tropicalizzazione (sic!) del mediterraneo, argomento serissimo al limite del drammatico ma che risciaquato nei talk show serali, pomeridiani e anche mattutini (ma quanto parlano questi?!) diventa argomento da bar sport e non più come invece è di attualissima realtà. Altro tema inevitabile come le zanzare sarà quello che possiamo chiamare: consigli cultural-vacanzieri e cioè interviste ad intelletuali pseudo e non e a veline e tronisti su che libri porteranno in vacanza. Libri che loro non leggeranno ma che fa tanto chic mettere in valigia per compensare il senso di colpa dato dalle vere intenzioni: non fare un emerito nulla se non partecipare a feste più o meno Vip!. Anch’io mi accodo all’uso consueto e vi propongo un libro per l’estate. E' un volume edito da Skira e si intitola: “Cara Signora Tosoni - le cartoline di Casabella 1982-1995”. Raccoglie le cartoline-postcards di Jacques Gubler noto storico svizzero dell’architettura. ve lo propongo perchè ho un debito morale nei suoi confronti. la “bustina” che leggete su Parametro è ispirata all’ultima pagina di Casabella in cui compariva fino al 1995 uno scritto più o meno lungo che accompagnava una o a volte più immagini (cartoline appunto) che l’autore scriveva alla Signora Tosoni che era la segretaria di redazione della rivista. Frammenti di una cultura curiosa e “diagonale” che svilluppandosi lungo un percorso spazio-temporale numerato progressivamente ( era svizzero il nostro) sfruttava il rimbalzo tra parole e immagini unendo fili di un disegno ai più nascosto. Ogni cartolina un gioiellino di prosa dedicato tra l’ironico e il romantico alla Signora Tosoni. ( Che nella mia fantasia aveva il sommesso fascino di Miss Moneypenny la segretaria dei servizi segreti britannici che civettava con il james Bond di turno).Pagato questo debito posso smentire così che l’ispiratore sia l’Umberto Eco della “Bustina di Minerva” dell’ultima pagina dell’Espresso. In verità la rubrica che state leggendo si doveva chiamare - lettere dalla cantina - ma la mancanza di una chiara interlinea tra titolo e testo a fatto si che questo diventasse il titolo della bustina stessa e non della rubrica. L’irrispettoso gioco di parole tra Minerva e Minervini ha fatto il resto. Detto questo e dato a Cesare quel che è di Cesare e a Jacques quel che è di Jaques, ringrazio, mi scuso con i chiamati in causa e vi auguro una bella estate il che mi porta ad aggiungere al mio paniere un’altro meraviglioso libro:
“La bella estate” di Cesare Pavese edito da Einaudi, Torino, 1976.

Saluti tipografici&ultravioletti

giovedì, maggio 03, 2007

SEQUENCE 1. venezia 5/5_11/11_2007

Sequence 1:Pittura e scultura nella collezione François Pinault è il titolo della prossima mostra che verrà inaugurata a Palazzo Grassi il 5 maggio.
Venezia_5/5_11/11_2007



Martial Raysse
Nu jaune et calme, 1963
Olio, fotografia, collage su tela
97 x 130 cm
© Martial Raysse